Sentieri Pavesiani Sentieri Pavesiani.
Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo. 

Le parole di Pavese diventano itinerari da esplorare e i suoi personaggi gli accompagnatori di coloro che vogliono addentrarsi nei suoi luoghi, sulle colline delle Langhe, tra Santo Stefano Belbo e Cossano Belbo, attraversando vigneti, boschi e caratteristiche borgate.

I Sentieri Pavesiani si diramano in 15 differenti percorsi (contando le diverse varianti) che coprono circa 60 km tra gli ambienti cari allo scrittore santostefanese, come la Torre medioevale, Moncucco e i Mari del Sud, il casotto della Gaminella, il fiume Belbo, ma anche tra i punti panoramici delle colline accanto, sfiorando la Big Bench di Chris Bangle e i pendii collinari tutelati quali Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, riconosciuti Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Gli itinerari escursionistici possono essere esplorati sia dai trekker più esperti, sia da chi preferisce una passeggiata in totale relax. La varietà della proposta prevede diverse lunghezza e differenti livelli di difficoltà. Moltissime sono poi le attività ricettive ed enogastronomiche visitabili sul territorio, lungo i percorsi.



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L'itinerario ripercorre in tre tappe, e numerose varianti, i luoghi della vita e delle opere di Cesare Pavese, proponendo ai ciclo-escursionisti un percorso incantevole e variegato tra le colline delle Langhe, tra Santo Stefano Belbo e Cossano Belbo, tra vigneti, boschi, centri abitati e panorami mozzafiato. I percorsi offrono diverse possibilità, dalle escursioni più impegnative, con numerosi dislivelli, alle passeggiate adatte a ogni utenza, come i sentieri lungofiume Belbo o i lunghi percorsi in cresta per godere dei panorami collinari. Numerose sono le strutture ricettive lungo il percorso, dove è possibile pernottare, tantissimi i punti di ristoro e rinomata è l'offerta enogastronomica, con numerose aziende vitivinicole lungo il percorso.

La prima tappa dell'itinerario pavesiano collega il centro storico di Santo Stefano Belbo con il centro storico di Cossano Belbo. La prima parte dell'itinerario si sviluppa verso est verso via Cesare Pavese proprio per ripercorrere alcuni dei luoghi fondamentali e addentrarsi nella vita del celebre scrittore. Si parte da una installazione che ricorda le opere di Pavese, si prosegue passando davanti al cimitero dove si può visitare la sua tomba, fino a raggiungere la Casa Natale, ora adibita a museo e centro pavesiano. L'itinerario prevede una breve deviazione sulla sinistra per raggiungere la località Gaminella descritta ne La luna e i falò, poi si prosegue per località Robini e si sale il versante collinare, alternando asfalto e sterrato fino a raggiungere il crinale che offre magnifici scorci panoramici, soprattutto verso Nord. Il percorso segue a lungo il crinale, deviando dalla strada asfaltata ogni volta che ciò è possibile, per raggiungere cime collinari e crinali. Si giunge così al Cippo Commemorativo del Falchetto, a ricordo di cinque giovani partigiani uccisi dai nazifascisti. Il percorso prevede la possibilità di deviare e risalire verso la collina del Falchetto, luogo della tragedia. Proseguendo invece il percorso si ridiscende verso Cossano Belbo, alternando asfalto e sterrato, attraversando un profondo impluvio grazie al passaggio della Scala Santa, raggiungendo la chiesa di Santa Libera, e scendendo fino a Cossano.

La variante 1A rappresenta una alternativa più adatta ai ciclisti, poiché prevede una salita tutta su asfalto. Dalla tappa 1 si svolta a destra salendo in località Bussi anziché procedere per Robini. Raggiunta Cascina Quassi si segue la salita fino a Cascina Rocchetti, dove ci si ricollega alla tappa principale.

La variante 1B permette di ridurre la lunghezza dell'itinerario, riducendo la lunghezza della tappa 1, o permettendo di creare un anello per ridiscendere in Santo Stefano Belbo. Dal centro abitato si sale da via Acquafredda e si imbocca il sentiero che risale fino a incrociare la strada di località Seirole. La strada asfaltata risale il versante con numerosi tornanti fino a incrociare la tappa 1 in località Biello.

La variante 1C permette di risalire direttamente dal Centro di Santo Stefano Belbo, da strada Torre, per poter ammirare da vicino la Torre del Castello, ruderi del vecchio castello militare, e percorrendo in parte l'itinerario Grande Traversata delle Langhe da località Santa Libera, fino a collegarsi in quota alla tappa 1 in località Cà Dei Monti.

La variante 1D collega il centro abitato di Santo Stefano al Cippo del Falchetto, dove ci si collega alla tappa 1. Seguendo via Ospedale si svolta a sinistra salendo in località Piacentini, dove si passa vicini alla panoramica Big Bench, la caratteristica panchina gigante. La strada svolta poi a destra, mantenendo la quota a metà versante, con un sentiero sterrato all'interno dei boschi di latifoglie che conduce a un gruppo sparuto di case: qui si svolta a sinistra risalendo ancora il versante fino ad arrivare al Cippo commemorativo del Falchetto.

La variante 1E costituisce un'alternativa alla variante 1D, che permette di passare dalla graziosa chiesetta di San Grato: di qui è possibile sfruttare un raccordo per collegarsi alla variante 2A e chiudere un breve anello, oppure proseguire la salita su sterrato e poi nuovamente asfalto per raggiungere il Cippo del Falchetto.

La variante 1F si sviluppa completamente all'interno del territorio di Cossano Belbo e rappresenta una alternativa per scendere verso il centro comunale di Cossano. In località Pianella si svolta sulla sinistra, percorrendo la strada panoramica fino a località Piandini. Qui si ridiscende tra i vigneti e un sentiero nei boschi che, con una discesa piuttosto pronunciata, si ricollega alla tappa 1 poco prima della Scala Santa.

La tappa 2 collega il centro di Cossano Belbo con la località Valdivilla di Santo Stefano Belbo, passando per Camo. Attraversando il centro di Cossano si scende a imboccare un lungo sentiero lungo Belbo fino a località Marchesini. Qui una strada asfaltata di campagna porta all'imbocco di uno sterrato che risale nei boschi fino a raggiungere il centro storico di Camo. Da qui si scende il colle sul versante opposto da quello dal quale si è giunti, fino al Rio Camo. Da qui si risale il colle di fronte per raggiungere la piazza di Valdivilla.

La variante 2A permette all'escursionista di accorciare l'itinerario a due sole tappe, ricongiungendo direttamente i centri abitati di Cossano Belbo e Santo Stefano Belbo. In località Marchesini, invece di attraversare il ponte sul Belbo, si prosegue lungo il sentiero sterrato lungo fiume che prosegue per quasi due chilometri fino all'area industriale di Santo Stefano, presso Cascina Trinchera. Il sentiero si collega alla SP190, si svolta a sinistra e poi a destra su strada Montaldi, che prosegue fino a congiungersi alla tappa 3 su via San Maurizio.

Collegamento con il confine comunale di Mango. Partendo dal centro di Camo si tiene la sinistra da via Roma, prima della biforcazione della SP190. Il percorso diventa sterrato, scende e risale il versante prima di collegarsi con la SP190 che si segue fino a località Dronere e al confine comunale con Mango.

Partendo da Valdivilla si raggiunge Cascina Scarone lungo la SP51, dove si trova il monumento ai caduti. Di qui si prosegue lungo via San Maurizio, avventurandosi lungo un crinale panoramico su uno sterrato che termina in cima a un colle e prevede una ripida e impegnativa discesa verso San Maurizio. Da qui si segue la via principale che conduce fino alle porte di Santo Stefano Belbo. Qui si svolta a sinistra inerpicandosi su uno sterrato che risale prima in bosco e poi tra splendidi vigneti, fino a raggiungere la collina di Moncucco, i luoghi descritti da Pavese ne I mari del sud. Si svolta a sinistra lungo strada San Giorgio per poi deviare nuovamente a destra lungo un panoramico percorso tra i vigneti che conduce in località Valle Tinella, dove si riprende la via asfaltata che diventa via Fontanette e conduce nuovamente nel centro storico di Santo Stefano Belbo.

La variante costituisce un collegamento con il Comune di Castiglione Tinella. Partendo da Cascine Scarone, nei pressi del monumento ai caduti, si svolta sullo sterrato che conduce fino alla SP51 nei pressi del confine comunale.

Variante consigliata ai ciclisti o agli escursionisti meno esperti, per la maggiore facilità del percorso: costituisce alternativa a un tratto della tappa 3. Nei pressi della Cascina Fontagussi si tiene la sinistra invece di proseguire su via San Maurizio. Si segue lo sterrato fino a Cascina Poggio, e poi la strada in asfalto, panoramica verso Nord, fino a incrociare la tappa 3 nei pressi di Cascina Sbalzo.

Discesi da Valdivilla e San Maurizio lungo la tappa 3, invece di proseguire l'anello completo che risale a Moncucco, si svolta a destra da via San Maurizio una volta raggiunte le prime case dell'abitato di Santo Stefano Belbo, lungo uno sterrato nei pressi di un pozzo. Dopo 100 metri si svolta nuovamente a sinistra fino a raggiungere il lungo Belbo, seguendo lo sterrato che porta presso il ponte su via Roma, ingresso al centro storico di Santo Stefano Belbo.