Fondata dai monaci benedettini in stile romanico, l’abbazia di San Gaudenzio sorge prima dell’anno 1000 ai piedi della collina di Moncucco, probabilmente in sostituzione di un tempio pagano dedicato a Giove Capitolino.
Tale origine era comune, all’epoca, con diverse chiese e costruzioni cristiane che, per volontà dei primi predicatori, dovevano – letteralmente – prendere il posto degli antichi idoli romani.
Nel Medioevo, l’abbazia non comprendeva solo il luogo di culto, ma anche un chiostro, una scuderia, probabilmente diverse dimore per i monaci e altri edifici connessi extra usum religiosum.
Testimoni di una storia dinamica, le sue mura racchiudono ancora elementi di rilievo artistico, come le tre absidi semicircolari in pietra arenaria con pregiate monofore, la sacrestia, mosaici e sculture.
All’ingresso è presente una stele romana del I secolo sulla quale è ancora riconoscibile il nome e la sagoma in bassorilievo di una donna, presumibilmente Cornelia, che stringe la mano di un ufficiale romano, rappresentando l’unione di due coniugi fedeli anche al termine delle loro vite.